Descrizione
Andres è un professore universitario figlio di immigrati latinoamericani. Vive a New York con il marito Marco, ma la loro relazione è in crisi dopo un tradimento. Convinto che la distanza possa sanare le ferite, Andres torna nella sua cittadina natale nei sobborghi di Long Island per prendersi cura dei genitori, e partecipa suo malgrado a una rimpatriata del liceo. Ma tornare significa riscoprirsi vulnerabile, ed esporsi ai ricordi che affiorano prepotenti: Andres rivive la paura e la sfida di sentirsi un outsider nel piccolo mondo della provincia; incontra il suo primo amore, Jeremy, ora sposato e con figli; e rivede l’amica Simone, ricoverata in un ospedale psichiatrico. E mentre ripercorre il passato che hanno condiviso, l’amicizia e la passione che li ha tenuti insieme anche nei momenti più bui, Andres si ritrova a scegliere tra un antico sogno di gioventù e la certezza del presente, tra illusioni e speranze. Babylon è una lucida metafora dell’America di oggi, dove razzismo e conflitto sono ormai sedimentati nel tessuto delle relazioni, famiglie, coppie, amicizie. Con una voce onesta e provocatoria, in cui risuona l’eco delle lingue che oggi popolano il paese, Alejandro Varela racconta di uomini e donne che resistono e non si arrendono a un futuro di esclusione, e che costruiscono la propria felicità ogni giorno, un amore alla volta. Questo libro è per chi vorrebbe abbracciare l’adolescente che è stato, per chi non si è ancora rassegnato alla morte di Prince, per chi davanti a un margarita trova il coraggio di dire la verità, e per chi immagina il tempo che passa come una creatura vivente, che cresce e matura, e invita a rivolgere lo sguardo indietro con una nuova, sconfinata tenerezza.